jueves, 2 de julio de 2009

Strappo


Quando chiuderò la porta,

finirà una vita.

Un intero ciclo cosmico

viaggerà nella mia valigia.

Non apparterrà mai a nessun altro

questa casa.

Rimarrà per sempre mia.

Coloro che l’abiteranno in futuro

troveranno

scampoli della mia vita

sparpagliati ovunque:

il mio odore in bagno,

uno sguardo imprigionato dentro il forno,

la mia voce nascosta in un cassetto,

un bacio caduto sulla poltrona,

una carezza dimenticata all’ingresso…

Lascio tanto di me

che sarà più leggero

il bagaglio di ritorno.

Non perdo niente, lo so.

Lo do soltando in pegno.

Tornerò inaspettatamente

qualche giorno

per rivendicarlo.

Non perdo niente, lo so.

Mi porto via tante cose

che non avevo al mio arrivo.

Cose di quelle che non appesantiscono,

che non ostacolano il viaggio,

che lasciano libere le ali

ed spingono a volare.

Arriverà il giorno

in cui dovrò chiudere la porta, sì.

Sento che si avvicina.

Ma nessuna chiave potrà sbarrare mai

l’orizzonte aperto.

Non apparterrà mai a nessun altro

questa casa.

Sa troppo di noi.

Sa troppo di me.

Rimarrò per sempre sua.

(Pisa, 18 giugno 1996)

Salomé Guadalupe Ingelmo

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